Descrizione dell'escursione
L'escursione di cui parliamo oggi è l'ideale per una domenica primaverile o autunnale ed è un itinerario abbastanza classico, e quindi frequentato, per salire sulla cima del Resegone per il suo versante nord-est.
Da Ballabio, prendiamo in direzione di Morterone (uno dei più piccoli paesi d'Italia) salendo la tortuosa strada che sale a picco il versante sud del Monte Due Mani. La seguiamo fino alla Forcella di Olino, dove possiamo parcheggiare l'auto nei pressi di una galleria. Una serie di cartelli indicatori ci indicano la direzione da intraprendere. La nostra meta è la vetta del Monte Resegone, per la precisione la Punta Cermenati (la più alta) dove sorge il piccolo ma accogliente rifugio Azzoni.
Un lungo tratto in leggera salita e qualche sali-scendi, attraverso un bellissimo bosco di faggi (alcuni secolari) ci porta nel giro di un'ora circa alla sorgente delle Forbesette dove possiamo sostare per qualche minuto. Siamo a quota 1380 metri circa, ed il dislivello da compiere è tutto nella parte finale dell'escursione. Vale la pena prendersi con molta calma questo primo tratto di camminata e godere della stupenda vista del bosco. Nella stagione autunnale poi, nel silenzio del bosco, il rumore dei nostri passi sul morbido letto di foglie secche, costituità un'ottima compagnia.
Per proseguire basterà anche questa volta seguire la segnaletica per il rifugio Azzoni, proprio alle spalle della sorgente delle Forbesette. Da qui, usciamo dalla zona boscosa, portandoci in un canale molto ampio di pietre e grossi massi; seguendo il sentiero lo tagliamo portandoci a sinistra e risalendo in modo un po' faticoso il costone ed arrivando finalmente ad un balcone molto panoramico. Da qui è possibile ammirare la costa del Palio ai nostri piedi, ma anche cime ben più note quali: il Pizzo dei Tre Signori, il Monte Legnone, il Pizzo Alto e, aguzzando un po' la vista, in lontanaza il Pizzo Bernina e il Disgrazia.
Non ci resta che affrontare l'ultimo tratto per la vetta del Monte Resegone ormai visibile davanti a noi verso destra. L'arrivo in cima è di sicura soddisfazione in quanto il panorama che si gode da lassù è a 360 gradi. Una sosta rifocillante al rifugio Azzoni è quasi d'obbligo a questo punto.
Il ritorno si compie per lo stesso itinerario seguito in salita.
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Diario
Data: 30/10/2011
Nuvoloso alla partenza, poi una volta usciti dalle nuvole giornata eccezionale. Panorami mozzafiato sulla pianura. Mangiato al rifugio Azzoni