
Ci troviamo nella lavorativa e produttiva Brianza, ad un passo dalle aree urbane prospicienti uno dei centri nevralgici dell’economia e dell’industria italiana. E’ difficile immaginare che proprio qui, in un piccolo angolo di territorio, possa nascondersi una vera e propria oasi naturale dove è ancora possibile respirare e assaporare l’antico vivere legato alla terra. E’ il Parco di Montevecchia con la sua Valle del Curone, situato tra i comuni di Cernusco Lombardone, Lomagna, Merate, Missaglia, Montevecchia, Olgiate Molgora, Osnago, Perego, Rovagnate, Sirtori e Viganò.
“Qualunque cosa sia il destino, abita nelle montagne che abbiamo sopra la testa”.
Beh, una frase che lascia letteralmente senza fiato, non credete? E non c’è bisogno di essere dei grandi frequentatori di montagne per coglierne tutta la sua potenza.
Ho appena terminato di leggere “Le otto montagne” di Paolo Cognetti e voglio condividere una personale riflessione.

In occasione di un weekend di giugno, abbiamo avuto la possibilità di effettuare diverse escursioni in Valsesia, una meta che a dire il vero conoscevamo molto poco nonostante la relativa facilità con la quale è possibile raggiungerla, grazie ai veloci collegamenti autostradali.
Siamo stati ospiti nell’ottimo Albergo Ristorante Giardini e, grazie alla disponibilità e simpatia di Valentina, siamo riusciti a scoprire alcuni itinerari escursionistici particolarmente adatti anche alle famiglie con bambini.

Ci troviamo al cospetto di alcune tra le più imponenti cime del Gruppo del Monte Rosa, in particolare a sud della Punta Parrot (4432 m.) e della Punta Gnifetti (4554 m.), sulla cui cima sorge il mitico Rifugio Regina Margherita, il rifugio più alto d’Europa. L’Alpe Campo, un piccolo agglomerato di storiche case in pietra divisa tra Alpe Campo Inferiore e Superiore, si trova nella bellissima conca dominata a Nord-Est dal Monte Tagliaferro (2964 m.) e a Sud-Est dalla cima del Carnera (2741 m.). Siamo a quota 1920 metri e da questo caratteristico alpeggio è possibile ammirare una splendida vista sul massiccio del Monte Rosa, con i suoi impressionanti ghiacciai, che si specchiano nel lago che si trova poco sopra.
La salita è non presenta particolari problemi anche se risulta abbastanza ripida e faticosa. Consigliamo pertanto l’escursione anche alle famiglie con bambini, purché con un minimo di allenamento alle spalle e con la voglia di camminare su sentieri abbastanza ripidi.

Il Monte Bo di Valsesia (2071 m.) offre la possibilità di una stupenda passeggiata che corre lungo un antico percorso utilizzato per raggiungere l’Alpe del Pizzo. Grazie alla tortuosa strada asfaltata che parte dal comune di Piode (VC), è possibile raggiungere la cima del Monte Bo, con poco dislivello e poco sforzo attraversando verdi prati ricchi di rododendri in fiore.
I panorami che si possono ammirare dalla sua cima sono davvero eccezionali, grazie alla vista sulla conca dell’Alpe Meggiana e ad un colpo d’occhio privilegiato sulle cime del gruppo del Monte Rosa.

Altra bellissima passeggiata d'archivio al Rifugio e Passo San Lucio fatta in un clima quasi autunnale. Purtroppo un accenno di nuvolosità impediva aperture sui bellissimi panorami che da lassù è possibile ammirare